PRICELESS
STORIA DELL’ARTE · 2 VOLUMI · 184 PAGINE · 12,90€
STORIA DELL’ARTE · 2 VOLUMI · 184 PAGINE · 12,90€
Fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, Parigi richiama pittori e letterati da tutto il mondo. Qui si incrociano stili e destini dei più grandi artisti dell’epoca: Van Gogh, Monet, Cézanne. Desideroso di seguire le loro tracce, e di immergersi nell’atmosfera vivace e stimolante della capitale francese, ecco che negli anni Trenta vi approda anche Yang San-lang, un giovane pittore di Taiwan, destinato a diventare il più amato della sua terra natia.
I PROTAGONISTI
Yo Sasaburo (Yang San-lang)
Giovane pittore, idealista e innamorato dell’arte. Ha un rapporto profondo ma anche conflittuale con Yang Cheng-chi, suo fratello maggiore, uomo invece estremamente materialista. A Parigi, dove si reca per studiare arte, incontra imbroglioni pronti ad approfittare della sua ingenuità, ma anche professionisti da cui imparerà moltissimo.
Natia Greenburg
Ebrea tedesca rifugiatasi a Parigi per sfuggire al sempre più dilagante antisemitismo, lavora come agente. Scaltra e capace di cavarsela in ogni situazione, conosce alla perfezione il mercato e le sue regole, soprattutto quelle non scritte. Potrebbe sembrare un’affarista senza scrupoli, ma la sua passione per l’arte è del tutto sincera.
IL MONDO DI "PRICELESS"
Sulle tracce di Yan San-lang
Nato nel 1907 come Yo Sasaburo a Taiwan, a 16 anni Yang San-lang si trasferisce in Giappone all’insaputa della famiglia, che disapprova la sua passione, per studiare arte e in particolare pittura a olio. Nel 1932 è a Parigi e poi di nuovo a Taipei, dove sfrutta le conoscenze acquisite all’estero per dar vita ad atelier e associazioni con l’obiettivo di promuovere l’educazione artistica sull’isola. Muore nel 1995, pochi anni dopo aver inaugurato il Museo Yan San-lang in cui oggi è raccolta la maggior parte delle sue opere.
Taipei, anni Trenta
Tutti abbiamo in mente la vivacità estrema della Parigi di fine Ottocento – inizio Novecento, fra arte e Moulin Rouge, letteratura e assenzio. Meno noto, per lo meno per noi occidentali, è il fervore che, nello stesso periodo, animava Taipei. Nella capitale di Taiwan, all’epoca sotto il dominio giapponese, si trovavano infrastrutture all’avanguardia e atelier, boutique esclusive e caffè, cinema e ristoranti raffinati. Un mondo stimolante che guardava all’Europa, ma senza dimenticare le proprie specificità.
L’arte racconta l’arte
Il fumetto è stato a lungo considerato un genere minore, tutt’al più nella sfera dell’artigianato, ma basta sfogliare i due volumi di “Priceless” per rendersi conto di quanto, invece, sia arte nella sua forma più pura. Hom, l’autrice, racconta di aver passato parecchio tempo a documentarsi prima di accingersi a intraprendere un lavoro così imponente, e di aver soprattutto prestato un’attenzione speciale alla luce, ai colori e alle ombre: aspetti fondamentali nella pittura di Yang San-lang, che Hom ha interpretato con grande fedeltà.
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L'AUTRICE
Nata nel 1987 a Taichung City, da bambina Hom (nome d’arte che si pronuncia come l’inglese home, “casa”) sogna di diventare giocatrice di basket. Ma lo sport che adora sottrae troppo tempo agli studi e quindi, per volere dei genitori, lo abbandona, finendo così per dedicarsi alla sua seconda grande passione, i fumetti.
Inizia a disegnare manhua per hobby, mentre lavora nel campo del design e dei giochi. Nel 2011 una sua opera, “Save The Message”, vince il Golden Comic Awards, prestigioso riconoscimento assegnato dal Ministero della Cultura taiwanese, come miglior artista emergente. Nel frattempo, sulla sua pagina Facebook pubblica fumetti sulla vita reale, che poi diventeranno la serie “Big City, Little Things”. Nel 2021 realizza la storia in due volumi “Priceless” con la collaborazione del Museo Nazionale delle Arti di Taiwan, trionfando nuovamente ai Golden Comic Awards.
È stata artista in residenza al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême e al Literarisches Colloquium Berlin. Ultimamente ha ottenuto un grande successo con il webtoon “Peenky promise”, da alcuni definito “il ‘Black Mirror’ taiwanese”.