"A Tutto Gas" è una storia che viaggia su ruote e sentimenti. È un monito di speranza per chi cerca di sopravvivere in un mondo in cui l'economia ha penalizzato la forza del domani: i giovani.
@mose_taichou
INVITATION OF YAMA
DARK COMEDY · SOPRANNATURALE · 200 PAGINE · 3 VOLUMI · 10,90€
Nel mondo degli Inferi, guidato da re Yama, i vivi possono entrare solo se muniti di un apposito lasciapassare. Per risolvere una situazione particolarmente complicata, i due giudici infernali, Wuchang Nero e Bianco, elargiscono ai comuni mortali alcuni di questi inviti. Da quel momento in poi, mondo dei vivi e inferno sono sempre più intrecciati, in una rivisitazione cupamente umoristica dell’aldilà buddista.
I PROTAGONISTI DELLA SERIE
Wuchang Nero
Giudice infernale, in origine era adulto ma, a causa di una magia fallita, è diventato un bambino e per questo si copre il viso. Da quando ha scoperto che può usare il suo aspetto per mangiare e bere a sbafo, si comporta in modo inadeguato.
Wuchang Bianco
Detta anche Bai o Signorina bianca, è un demone psicopompo che genera paura e ansia, ma procura anche ricchezza. Appena arrivata nel mondo degli umani si è fatta truffare e ora dorme sotto un ponte, in compagnia di una volpe argentata.
IL MONDO DI "INVITATION OF YAMA"
L’aldilà buddista
Nella mitologia cinese Diyu è il regno dei morti, una sorta di labirinto sotterraneo su cui regna re Yama. In questo luogo, attraverso cui i defunti devono passare per reincarnarsi secondo la dottrina del Samsara, vengono giudicati e puniti coloro che sono artefici delle proprie sfortune e che hanno commesso peccati in vita. La pena non è eterna, ma determinata, per durata e ferocia, dalle cattive azioni compiute da vivi.
Il perché del titolo
L’autrice ricorda di aver letto, da bambina, un romanzo che conteneva una mossa di kung fu chiamata “Lasciapassare di re Yama”. Il nome voleva suggerire un colpo letale, capace di spedire l’avversario nel mondo dei morti, ma Yuzu lo interpretò invece come una sorta di salvacondotto per entrare da vivi nell’aldilà. “Una volta che questa idea ha preso forma”, racconta, “vi ho inserito i personaggi, alcuni fatti strani accadutimi e un po’ di recriminazioni personali. Ed ecco la storia”.
Una tecnica particolare
Per ripassare a china le tavole di “Invitation of Yama”, Yuzu ha usato l’ink brush, un pennello con serbatoio di inchiostro dalla punta morbida, che richiede un certo allenamento per acquisire il pieno controllo dello spessore delle linee. A detta dell’autrice, però, i vantaggi sono innegabili: con un unico strumento si può variare a piacimento la consistenza della china e soprattutto, eliminando pennini e pennarelli con punte acuminate, non si corre il rischio di ferirsi accidentalmente “per amore dell’arte”.
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L' AUTRICE
Nata a Chiayi, Taiwan, Yuzu si laurea alla Facoltà di Manga dell’Università Seika di Kyoto, specializzandosi in pittura ad acquerello e inchiostro. Nel 2014, firma le illustrazioni per il gioco da tavolo “The Wonderful Island II: Let the Shoes Fly”.
Artista dallo stile molto personale, eccelle nel rappresentare creature inquietanti e situazioni cupe, sempre mediate da un approccio ironico. Appassionata di sovrannaturale, ha realizzato “The Tiger God”, su testi di Yang Wan-yu: un’opera popolata da spiriti e demoni della tradizione taiwanese, prequel a fumetti del film horror di successo “The Tag-Along” (2015).
Esordisce come autrice unica nel 2020 con “Invitation of Yama”, serie in tre volumi. Qui Yuzu è abilissima a mettere la sua arte al servizio della mitologia buddista, offrendo ai lettori un’esperienza immersiva in un aldilà inquietante e dissacrante. Senza moralismi, ma con un’acuta capacità di indagare la complessità dell’animo umano.
Akio Kikuchi
Akio Kikuchi è un artista particolarmente abile a disegnare manga seinen di azione, sportivi e storici. È noto soprattutto per la serie in undici volumi “Dr. DMAT”, scritta da Hiroshi Takano e incentrata su Yakumo Hibiki, un medico appartenente a un team di pronto intervento chiamato ad agire in situazioni estreme.