


IDOL OMICIDIO
DRAMMATICO · 2 VOLUMI · 200 PAGINE · 9,90€
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Hikaru Otohane è la idol più famosa del Paese. Ammirata per il suo talento, ma ancor più per l’aspetto impeccabile e la reputazione immacolata, viene trovata assassinata. Inoltre, dopo la sua morte emergono pesanti accuse di prostituzione. Perché ha nascosto la sua vera identità? Perché così tante menzogne? Ma, soprattutto, perché è stata uccisa? Una storia sui retroscena di un mondo scintillante, che cela orribili misfatti e crudeli meschinità.
I PROTAGONISTI

Hikaru Otohane
Sotto i riflettori, Hikaru Otohane è la idol più amata di tutto il Giappone: la più brava, la più spontanea, la più pura. Ma quando le luci si spengono, emerge un’altra realtà: con il suo vero nome (Mitsuko Kurotsura), la star si prostituisce per strada e usa il suo corpo per ottenere favori da colleghi e produttori. C’è chi la perdona e chi la disprezza, ma nessuno sa davvero perché si comporti così.
Yoko Taira
Impiegata d’ufficio, conduce una vita tranquilla, ai limiti della monotonia. Tutt’altro che esuberante, è una persona piuttosto dimessa e passiva, al punto che il marito non esita a definirla “noiosa” – e a tradirla spudoratamente con altre donne. Yoko adora la idol Hikaru Otohane eppure, per una curiosa coincidenza, finisce per avvicinarsi moltissimo a Mitsuko Kurotsura…

IL MONDO DI “IDOL OMICIDIO”

Chi sono le idol?
Il termine “idol” si riferisce a cantanti, attori o ballerini di entrambi i sessi, spesso giovanissimi, che si esibiscono in gruppo oppure come solisti. Il fenomeno è ampiamente diffuso, in Giappone e in Corea, almeno dagli anni Settanta; nel corso del tempo si è modificato e codificato, perché in un settore così redditizio dell’industria dello spettacolo nulla è lasciato al caso. Il manga di Marin Kotani offre uno sguardo interessante e spietato sul backstage di questo mondo.
A portata di... fan
Negli anni 2000, le AKB48 cambiano il corso della storia. La band è composta da decine di ragazze, all’incirca dai 15 ai 25 anni, che a turno si esibiscono quotidianamente in un teatro di Akihabara (noto quartiere di Tokyo da cui prendono il nome). Sono i sostenitori a “votare” le loro preferite, scegliendo così quelle che parteciperanno alle registrazioni dei successivi singoli. L’idea di un gruppo idol “a portata di fan”, con ragazze che si possono incontrare ogni giorno, si è dimostrata vincente ed è stata molto imitata.

NOn è tutto oro quel che luccica
Per molte giovanissime, diventare una idol è una sogno: significa esibirsi in pubblico, avere successo, ricevere l’adorazione dei fan. Ma le regole per accedere a questo mondo scintillante sono rigide, e i manager controllano ogni aspetto della vita pubblica e privata delle artiste: dai vestiti ai social media, fino al divieto assoluto di farsi vedere con un ragazzo, per non rischiare di disilludere i fan. E forse, come lascia trapelare Marin Kotani nel suo manga, succede anche molto di peggio…
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L'AUTRICE
Nata nella prefettura di Fukushima, Marin Kotani lavora inizialmente come assistente del celebre mangaka Shin Takahashi (“Saikano”), di cui apprezza i disegni delicati e ricchi di dettagli. Nel 2007 ottiene un primo riconoscimento come autrice al 23° Manga Open (premio oggi non più in vigore). Due anni dopo, debutta sulla rivista Evening della casa editrice Kodansha con “Gaichuu Joshi Cosmopolitan”. Il manga, che ha per protagoniste graziose ragazze-insetto, viene poi pubblicato in due volumi. Nel 2017 è invece la volta della serie scolastica “Watashi datte Surundesu”, da cui è stato tratto un film in live action.
In “Idol Omicidio” (“Yandoru Hikarichan” in lingua originale), realizzato tra il 2023 e il 2024, ha voluto rappresentare luci e soprattutto ombre del mondo delle idol, smascherando i torbidi segreti e le crudeli meschinità che si annidano nell’industria dello spettacolo.