I CACCIATORI DI DRAGHI E ALTRI RACCONTI
FANTASCIENZA · VOLUME UNICO · 168 PAGINE · 8,90€
FANTASCIENZA · VOLUME UNICO · 168 PAGINE · 8,90€
Tre storie brevi (“I cacciatori di draghi”, “Mari tempestosi” e “Nove”) apparse in Giappone solo su riviste e qui per la prima volta raccolte in volume, tutte firmate dal medesimo artista, il giovane e talentuoso Tatsumi Aogu. Racconti intrisi di fantascienza e fantastico, dove la tecnologia si scontra con creature gigantesche e mostruose. Un’antologia dai toni forti per lettori che amano il brivido dell’avventura.
I PROTAGONISTI
Hirasaka
Hirasaka era appena un bambino quando un enorme stormo di draghi volanti attaccò la città in cui viveva sterminando gran parte della popolazione, fra cui la sua famiglia. Deciso a vendicarsi, diventa un cacciatore di draghi, ma quegli esseri mostruosi lo terrorizzano. Un suo collega più esperto gli farà guida e lo aiuterà a superare i suoi traumi.
Takeshi
Ultimo discendente di una famiglia di cacciatori di mostri marini, rischia di rimanere senza lavoro per via di certi nuovi impianti, ormai in grado di tenere alla larga le creature del mare. Indeciso se continuare sulle orme del padre o trasferirsi sulla terraferma e dedicarsi ad altro, si trova improvvisamente coinvolto in un’emergenza a cui non può sottrarsi.
IL MONDO DI “I CACCIATORI DI DRAGHI"”
Kaiju…
Sfogliando “I cacciatori di draghi” ci si imbatte in diversi kaiju (lett. “strana bestia”), creature mostruose giganti tipiche della fantascienza giapponese. Comparse nel secondo dopoguerra, anche come conseguenza delle ansie legate alle bombe atomiche e ai disastri naturali, rappresentano le forze distruttive della natura e le conseguenze dell’intervento umano, ma sono anche simbolo di potenza e resistenza. Il kaiju più famoso, capostipite del genere, è Godzilla.
… e mecha
Contrapposti ai kanju ci sono i mecha, enormi e potentissimi robot ultratecnologici pilotati da esseri umani con cui talvolta possono entrare in conflitto, o sviluppare invece una profonda sintonia. Caratterizzati da un design unico e distintivo ed equipaggiati con una vasta gamma di armi, possono in alcuni casi trasformarsi in mezzi diversi. Simbolo iconico della cultura pop giapponese (manga e anime), i mecha sono davvero tantissimi, a partire dai più famosi come Mazinga Z e Gundam.
Finale aperto
I tre racconti raccolti nel volume hanno tutti un finale aperto, scelta che ha a che vedere sia con il poco spazio a disposizione (Tatsumi Aogu mostra di preferire le storie brevi), sia con la voglia di stimolare l’immaginazione dei lettori. Inoltre, secondo l’autore, “ci sono situazioni particolari in cui è la storia a guidare determinate scelte”. E cita come esempio “Mari tempestosi” dove, volendo indagare la psicologia dei personaggi, ha dato più rilievo ai pensieri che all’azione.
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L'AUTORE
Tatsumi Aogu è una stella nascente del fumetto nipponico. Fra i mangaka che l’hanno maggiormente influenzato cita Ken Ishikawa, Daijiro Morohoshi, Kentaro Miura, Tsutomu Nihei e Jiro Matsumoto.
Attualmente ha al proprio attivo soprattutto storie brevi, pubblicate sia su riviste cartacee sia online. Diversi suoi lavori si sono guadagnati menzioni e premi presso concorsi giapponesi. Ama disegnare kaiju, i mostri giganti della fantascienza nipponica, ed enormi robot umanoidi. Nelle sue opere ci sono sempre forze contrastanti che, proprio perché si basano su un conflitto, creano uno stato di equilibrio: una sorta di estremo rispetto fra nemici giurati, nella consapevolezza che uno può esistere solo se esiste anche l’altro. Persino la tecnologia, per Aogu, ha una valenza profondamente ambigua, perché può sì offrire sicurezza e comodità, ma anche insinuarsi nel cuore della società, portandola a un inevitabile indebolimento.