


L'assistente delle rose
STORIA DEI MANGA · VOLUME UNICO · 192 PAGINE · 10,90€
STORIA DEI MANGA · VOLUME UNICO · 192 PAGINE · 10,90€
Uno straordinario dietro le quinte per raccontare la storia degli shojo manga negli anni Settanta. Realizzata da un’artista che ha lavorato con le autrici più famose del periodo, quest’opera rivela aneddoti, segreti e vita quotidiana innovative delle mangaka, tra tavole ricche di storie d’amore, cuoricini e occhioni luccicanti, ma anche idee destinate a rivoluzionare il fumetto giapponese per ragazze.
I PROTAGONISTI

Nami Sasō
Giovanissima amante dei manga, spedisce lettere e disegni alle redazioni delle riviste. Cresciuta, diventa assistente delle più importanti mangaka degli anni Settanta, compreso il suo idolo di bambina, Suzue Miuchi.
Suzue Miuchi
Famosa mangaka autrice dell’indimenticabile serie “Il grande sogno di Maya”, è ritratta come un’artista esuberante ma sempre affidabile, e soprattutto una guida affettuosa e paziente per le sue assistenti.

IL MONDO DI “L'assistente delle rose”

L’epoca d’oro degli shojo manga
Gli shojo manga (fumetti destinati a un pubblico di ragazze fra i 10 e i 18 anni) nascono in Giappone nel secondo dopoguerra con caratteristiche inconfondibili: occhioni scintillanti, fiori, boccoli, cuoricini. Il genere cambia negli anni ‘70 grazie alla rivoluzione messa in atto, più o meno consapevolmente, da un gruppo di talentuose autrici, che inseriscono nuovi elementi stilistici e narrativi oltre che prestiti da altri generi, dall’horror allo storico.
Dietro le quinte… il caos!
“L’assistente delle rose” non racconta semplicemente le opere e le autrici di shojo manga degli anni Settanta, ma offre un interessantissimo sguardo nel dietro le quinte e in particolare su quello che, in gergo, veniva chiamato “caos”: il ritiro (o meglio sarebbe dire la “clausura”) a cui erano costrette mangaka e assistenti a ridosso delle consegne più importanti, fra lunghi digiuni e storie horror, notti insonni e macchie d’inchiostro.

“Il grande sogno di Maya”
Fra le opere più citate da Nami Sasō c’è “Il grande sogno di Maya”, celeberrima serie firmata da Suzue Miuchi, iniziata nel 1976 e, per la disperazione dei fan, ancora senza conclusione. È la storia di Maya Kitajima, ragazzina senza particolari talenti ma con una smodata passione per la recitazione, che porta avanti caparbiamente pur potendo contare solo sulle proprie forze. Il suo sogno è quello di interpretare “La dea scarlatta”, leggendaria opera teatrale, ma non è l’unica a volerlo…
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L'AUTrice
Nami Sasō nasce nel 1955 e debutta sulla rivista Bessatsu Margaret nel 1973, quando è ancora una studentessa, con lo pseudonimo Naoko Sasao. Dopo essersi diplomata, nel 1976, lavora come assistente di famose mangaka: Suzue Miuchi (“Il grande sogno di Maya”), Jun Mihara (“Hamidashikko”), Minori Kimura (“Tsubasa no nai tori”, “L’uccellino senza ali”) e molte altre ancora.
Grazie anche ai loro consigli, e nonostante il pochissimo tempo libero, continua a realizzare alcune storie in proprio, finché a 32 anni, divenuta madre per la seconda volta, decide di ritirarsi dal mondo del fumetto. Continua però a realizzare opere per il mercato delle dojinshi e nel 2019, su invito della casa editrice East Press, scrive e disegna “L’assistente delle rose”, dove racconta, con affetto e sincerità, l’incredibile lavoro delle mangaka e le storie innovative che hanno animato il mondo degli shojo manga nella loro epoca d’oro, gli anni Settanta.